Cos’è il diritto alla riparazione? Nuove misure in arrivo, anche per l’Italia: come fare richiesta del beneficio.
Ultimamente si sente spesso parlare della seguente espressione: diritto alla riparazione. A livello letterale potrebbe celare un significato positivo, tuttavia è ancora ignoto a molti. Una novità che si sta affacciando sul fronte europeo – presto anche in Italia – costituendo così la svolta di numerosissime famiglie. Certo, non è subitanea la sua disponibilità ma i tempi cominciano ad accelerare e nel frattempo qualcuno avrebbe già introdotto, di fatto, tale normativa nella propria prassi.
Una vera rivoluzione nel mondo tech e non solo poiché ad esso si accompagnano, in aggiunta, altri settori, interessati a questa novità. Parrebbe un concetto generico, come poc’anzi accennato, eppure è più pratico e concreto di quello che si possa immaginare. La curiosità aleggia nell’aria, addirittura diversi vorrebbero diffondere tale abitudine come consuetudine naturale, in attesa che la legislazione segua il suo corso. A questo punto, senza soffermarsi oltre, tutti i dettagli.
Reclamare, pretendere, richiedere. Finalmente il diritto alla riparazione non sarà più un miraggio benché attualmente sia ancora lontano dalla sua ufficialità. Sicuramente, qualora entrasse in vigore e si applicasse – come sperato – i consumatori potrebbero arrivare a risparmiare persino 12 miliardi l’anno: cifra spaventosa ma traguardo molto importante – tra l’altro si voglia sottolineare che tale ‘manovra’ rientrerebbe tra i 17 obiettivi dell’Agenda Onu, per il 2030, nella previsione di un futuro sostenibile.
Mai più frasi del tipo “le conviene comprare un apparecchio nuovo” perché il Parlamento Europeo ha approvato la legge secondo la quale il proprietario dell’elettrodomestico guasto potrà far valere il diritto a domandarne la sua riparazione o quantomeno i pezzi di ricambio – questi ultimi possono essere anche non originali, realizzati in 3D o appartenenti ad altri marchi. Dunque quali sono i vantaggi che se ne potrebbero ricavare? Qui di seguito l’elenco completo, per maggiore esaustività:
Tuttora non si conoscono le tempistiche relative alla sua entrata in vigore benché il ‘diritto alla riparazione’ faccia gola già a molti. Infatti, al fine di dare un ampia visione della situazione, la Francia avrebbe immediatamente dotato tutti gli strumenti elettrici di una etichetta sulla quale è riportato un indice di riparabilità; anche la Svezia si è mossa verso questa direzione concedendo bonus affinché si incentivi una politica improntata al riutilizzo e al riciclo, aspettando che la legge diventi esecutiva.
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