Aumenti in arrivo sulla busta paga di ottobre, ma non per tutti: scopri chi beneficerà degli incrementi salariali e le categorie escluse.
In un periodo storico di fortissima instabilità economica come quello attuale, poter confidare in un aumento sulla busta paga potrebbe rappresentare una bella rassicurazione. L’aumento del costo della vita ha inflitto un colpo molto duro alla classe media, costringendo molti italiani a fare fin troppi sacrifici. Dagli inizi degli anni duemila la crisi economica sembra non essere mai finita, a poco a poco le spese sono aumentate sempre di più mentre i salari sono rimasti sostanzialmente gli stessi.
Non si sa quali saranno le prossime evoluzioni in un clima internazionale di sempre maggiore tensione, nel frattempo però, una buona notizia sembra finalmente arrivare: è previsto un aumento in busta paga per il mese di ottobre, vediamo a chi spetterà.
Un aumento degli stipendi nel mese appena cominciato potrebbe rappresentare un’attesissima rassicurazione, in un periodo in cui le implicazioni economiche delle crisi in Medio Oriente e Ucraina sono ancora un’incognita.
Aumento degli stipendi il prossimo mese: scopri se ti spetta
A quanto pare la ripresa degli impegni lavorativi dopo la fine delle ferie estive sembra essere molto positiva, visti gli aumenti imminenti sulla prossima busta paga. Chissà che non sarà possibile, per i fortunati destinatari dell’incremento salariale previsto, togliersi più di qualche sfizio e magari partire durante il periodo natalizio per qualche capitale europea. Per molti altri invece questo aumento potrebbe rappresentare un ottimo modo per poter rifiatare un attimo, a causa delle ingenti spese che stanno infliggendo colpi sempre più pesanti ai risparmi degli italiani. Per l’anno prossimo anche i bonus sono in pericolo, visti i drastici tagli previsti dalla nuova legge di bilancio. Ma vediamo nel dettaglio a chi spetterà questo aumento sulla busta paga in arrivo a ottobre.
Stiamo parlando degli aumenti mensili previsti dal nuovo CCNL, sulla tabella stipendiale e sulla parte fissa di retribuzione, relativo all’area dirigenziale “Istituzione e Ricerca 2019-2021. Il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro è stato sottoscritto il 7 agosto e ha previsto tali incrementi, comprensivi dell’indennità di vacanza contrattuale.
Si prevede anche l’erogazione degli arretrati relativi alle mensilità del periodo gennaio 2019- settembre 2024, già corrisposti con emissione speciale a settembre. L’aumento spetterà quindi ai dipendenti pubblici, in particolare i Dirigenti Scolastici e delle Università, i Dirigenti delle Aziende ospedaliero-universitarie e degli enti di ricerca. L’aumento in busta paga gioverà a circa 6500 unità, come informato da NoiPA in un nota ufficiale.