Smartphone, smentiamo la leggenda popolare sui megapixel: non servono per foto migliori

I megapixel non sono direttamente connessi alla qualità delle foto, questo è un errore comune che tutti fanno.

Fotocamere sempre più potenti dove si contano addirittura centinaia di megapixel con la “promessa” di fotografie eccellenti, al pari di strumenti professionali. Molti, illusi dai numeri giganti e dai dettagli spettacolari delle immagini, restano delusi quando si trovano di fronte alla realtà dei fatti.

A cosa servono davvero i megapixel
Megapixel, non servono per foto migliori: la verità – venezialeonedoro.it

Basti pensare che le fotocamere dei prodotti Apple hanno in realtà termini molto ridotti quando si parla di megapixel, questo non è un dato di poco conto se si pensa che, appunto, parliamo del top di settore. In reatlà i megapixel hanno un ruolo specifico ma da chiarire dettagliatamente per coloro che non sono esperti del settore.

Megapixel, non servono per foto migliori: la verità

Una foto che possiamo giudicare bella quindi di qualità elevata non è data solo dai megapixel e questo spiega anche perché telefoni di fascia medio-bassa hanno in realtà spesso più parametri elevati rispetto ai top di settore. Non è il numero o la quantità di standard, quanto piuttosto avere i punti giusti.

A cosa servono davvero i megapixel
A cosa servono veramente i megapixel delle foto – venezialeonedoro.it

I megapixel nello specifico esprimono solo la risoluzione ovvero il numero di pixel che sono contenuti in una foto, un’immagine con tanti pixel non sempre è di fatto una foto più bella. Questo perché in teoria tale parametro ha senso soprattutto quando gli scatti vengono stampati ma quando si fa un discorso puramente online e quindi di condivisione, di dispositivi come smartphone dove la visione è veramente ridotta ad un piccolo rettangolo, centinaia di pixel sono superficiali.

I dettagli fondamentali che bisogna invece considerare quando si sceglie una fotocamera o si valuta un prodotto è certamente il bilanciamento del bianco. Questo è un dettaglio che nessuno nota, eppure è fondamentale in quanto aiuta a considerare lo scatto come prossimo alla realtà. Altro dettaglio è la gestione della luce e quindi l’apertura del diaframma. Questo passaggio è essenziale per evitare che lo scatto risulti sovraesposto o sottoesposto, cosa che purtroppo accade molto spesso.

Un altro dato fondamentale è il tempo di scatto quindi quanto il diaframma resta aperto al fine di consentire alla luce di entrare nel sensore. Chiaramente questi parametri tecnici sono molto difficili da gestire ed è per questo che con una buona base software sarà il sistema a fare direttamente tutto il lavoro. In sostanza è inutile puntare a grandi numeri, meglio fare riferimento ai dettagli citati che assicurano, anche con un basso numero di pixel, una risoluzione veramente incredibile.

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