Per donare una proprietà immobiliare o a una somma di denaro ad un altra persona, si ricorre alla donazione.
La donazione è gratuita tranne per gli immobili o altro bene che non sia di modico valore, che sono soggetti alla tassazione.
Tuttavia, la normativa vigente, per tutelare il patrimonio donato, applica delle franchigie che escludono una parte del patrimonio dall’applicazione delle tasse.
Tasse sulla donazione: grado di parentela e franchigie
Anche per il 2025 l’imposta sulle donazioni si divide in tre aliquote che vanno dal 4% all’8%. L’ imposta si calcola sul valore imponibile del bene ceduto tra le parti (donato e donante), in base al grado di parentela.
Nello specifico, sono così ripartite:
- il 4% se la donazione si rivolge ai coniugi o parte dell’unione civile, o ai parenti in linea retta (figli, genitori, nonni, eccetera);
- si applica il 6% per la donazione tra sorelle e fratelli, tra i parenti in linea collaterale fino al quarto grado e tra affini linea retta o collaterale fino al terzo grado;
- in tutti gli altri casi si applica l’8%.
Il valore imponibile soggetto a tassazione non è l’intero valore del bene, in quanto la legge italiana prevede delle franchigie.
La francigia è una soglia del valore del bene, sotto la quale la donazione è esente dalle tasse, questa soglia nel caso varia in base al grado di parentela.
Le franciglie sulla donazione sono così ripartite: un milione per ciascun beneficiario per il coniuge e parenti in linea retta; 100.000 euro per ciascun beneficiario tra sorelle e fratelli; se il beneficiario è una persona con handicap grave, la francighia è di 1,5 milioni di ero a prescindere dal grado di parentela.
Se il valore della donazione non supera la franchigia, le tasse non si pagano. Per capire meglio come funzionano le tasse sulla donazione, facciamo due esempi pratici.
Il primo esempio riguarda il padre che dona un immobile al figlio del valore di 1,3 milioni di euro. In questo caso l’imposta di donazione si paga sottraendo dal valore dell’immobile la franchigia di 1 milione di euro. Pertanto, l’imposta da pagare sarà del 4% su 300.000 euro.
Il secondo esempio riguarda una sorella che dona al fratello un immobile del valore di 70.000 euro. In questo caso le tasse non si applicano perchè il valore dell’immobile non supera la franchigia di 100.000 euro. Se invece, il valore dell’immobile donato aveva un valore più alto, ad esempio 120.000 euro, le tasse si applicavano sul valore imponibile di 20.000 euro con un aliquota al 6%. Precisiamo che comunque, sui trasferimenti immbiliari restano da pagare l’imposta catastale dell’1% e quella ipotecaria del 2%.