In arrivo grosse novità per i lavoratori dipendenti: dal prossimo anno si potrà ricevere un bonus da 5.000 euro. Ma attenzione ai requisiti.
Si esulta in queste ultime ore: finalmente varato un nuovo bonus, questa volta destinato ai lavoratori dipendenti. La sua validità avrà decorrenza a partire dal 2025 ma già adesso si può percepire la gioia da parte dei futuri diretti interessati. Uno spiraglio di luce, risollevando così gli animi.
Trattasi di un lauto aiuto economico che potrebbe sostenere molteplici situazioni familiari a rischio povertà. Inserita nella Manovra, tra le misure fiscali per incentivare il Welfare aziendale, tale agevolazione è fissata a € 5.000, una cifra dal peso significativo affinché si appianino certe disuguaglianze.
Tuttavia questo bonus non è per tutti poiché, come per altri analoghi, si prevedono requisiti rigidi a cui sottostare, ben evidenziati all’interno dell’art. 68 della Legge di Bilancio. In ogni caso, ecco come inoltrare la richiesta, ai fini dell’ottenimento, riservato solamente a coloro che possono accedervi.
Manovra 2025, bonus da 5.000 euro ai lavoratori dipendenti: requisiti e modulo per la domanda
Una notizia che già circolava da tempo ma di cui, ancora, non c’era stata conferma – soprattutto era incerto, in quel momento, l’importo da destinare ai lavoratori subordinati. Ora sopraggiunta l’ufficialità e, con essa, le nuove disposizioni che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025 protraendosi nei due anni successivi.
Ebbene, per supportare le aziende alla ricerca della manodopera e, al contempo, gli inoccupati in cerca di impiego, si è approvato un bonus da € 5.000 potendo così estinguere il canone di locazione. Ma si proceda con ordine. Quante volte sarà capitato di leggere testimonianze da parte di persone ‘fuori sede’.
Gente che lavora (o studia) lontano da casa, dovendosi accontentare di precarie soluzioni, intrappolata nella morsa degli affitti stellari. Adesso tutto questo sarà un brutto ricordo grazie all’erogazione di tale incentivo che consentirà, quindi, di spostarsi più facilmente, senza più alcuna preoccupazione.
Dunque, le somme di denaro che i datori di lavoro rimborseranno ai propri dipendenti per il pagamento dell’affitto stesso, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, non concorreranno alla formazione del reddito entro il limite complessivo di € 5.000 annui per i primi due anni dalla data di assunzione.
Benché sia una notizia che possa rasserenare, vi sono dei requisiti da rispettare, perciò è concesso a pochi:
- trasferimento nella nuova residenza lontana (minimo)100 km;
- possedere un reddito non superiore a € 35.000 nell’anno precedente l’assunzione;
- contratto a tempo indeterminato.
Un modo per venire incontro a determinate esigenze nonché richieste di aiuto da parte delle singole realtà imprenditoriali che scarseggiano di personale. Sarà una misura sufficiente affinché si argini questo problema sociale? Lo si scoprirà molto presto.