La tredicesima: è il bonus salariale pagato ai lavoratori dipendenti, solitamente a dicembre. Ecco a quanto può ammontare.
A dicembre, dunque, dipendenti pubblici e privati ricevono la tredicesima mensilità, la retribuzione aggiuntiva che qualcuno è abituato a chiamare gratifica natalizia. Facile intuire il perché: arriva a ridosso del Natale e assomiglia a un vero e proprio regalo. La tredicesima è obbligatoria e spetta anche ai pensionati, ma è sempre importante capire come si calcola e come viene tassata.
Semplificando al massimo la questione la tredicesima corrisponde a un dodicesimo della retribuzione annua lorda. Per calcolarla bisogna partire dalla RLA, la retribuzione lorda annua. Ovvero dalla somma di tutte le retribuzioni lorde percepite nel corso dell’anno. Con in mano questo dato, bisogna operare una semplice divisione. Per dodici, come i mesi dell’anno. E così si ottiene la quota mensile. Quindi se la RLA è pari a 24.000 euro, bisogna dividere 24.000 per 12, così da ottenere la quota pari a 2.000 euro.
Abbiamo accennato che la tredicesima rappresenta un’importantissima integrazione del reddito per i lavoratori, soprattutto nel periodo natalizio. Ma quando arriva di preciso? Deve arrivare entro Natale, insieme alla busta paga di dicembre. Ma il giorno entro cui viene pagata è indicato nel contratto di appartenenza.
Di norma, i primi a ricevere la tredicesima sono i pensionati, che se la trovano nel cedolino dal primo dicembre, spesso anche insieme a dei bonus (come quello dell’INPS da 150 euro). Poi è il turno dei lavoratori dipendenti statali e privati. Il 14 dicembre, vengono pagati gli insegnanti delle scuole materne ed elementari. Il giorno dopo si paga il personale amministrativo dalle direzioni provinciali del tesoro con ruoli di spesa fissa. Gli altri dipendenti pubblici ricevono la tredicesima dal 16 in poi.
Molti, probabilmente tutti, si saranno accorti che il netto della tredicesima è più basso dello stipendio. E come mai? Fondamentalmente perché è più tassata. Alla tredicesima mensilità, infatti, non si applicano le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente né quelle per familiari a carico. L’IRPEF a proprio carico è perciò più alta. Di conseguenza, il netto cala.
Alcuni lavoratori dipendenti, quest’anno, potranno però ricevere un bonus Natale di 100 euro. Si tratta del contributo previsto dal Decreto Omnibus 2024 ed erogato insieme alla tredicesima mensilità, quindi a dicembre. Non tutti ne potranno beneficiare. Il decreto ha stabilito che i 100 euro arriveranno a dipendenti con un reddito non superiore a 28.000 euro per l’anno d’imposta 2024. Conta poi anche lo stato familiare.
Bisogna essere coniugati e avere almeno un figlio a carico, oppure appartenere a un nucleo familiare monogenitoriale. In caso contrario, niente bonus da 100 euro sulla tredicesima. C’è anche un altro requisito importante: l’imposta lorda calcolata sui redditi da lavoro dipendente deve superare l’importo delle detrazioni spettanti. Per richiedere il bonus il lavoratore deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà al proprio datore di lavoro, attestando di possedere i requisiti necessari.
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