La Manovra 2025 prevede un taglio netto di molti buoni e rimborsi, tra cui le detrazioni fiscali, ma alcune spese sono escluse per tutelare le famiglie.
Le detrazioni per spese sanitarie e interessi mutui sulla prima casa, sono escluse dal tetto di revisione delle detrazioni. Nel Ddl di Bilancio si legge che sono escluse dal computo dall’ammontare complessivo le spese sanitarie e gli oneri sostenuti per prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024, pertanto, saranno detraibili.
Inoltre, il reddito imponibile è considerato escludendo il reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. I più penalizzati dalla manovra finanziaria 2025 saranno i redditi alti.
Manovra 2025: tutte le misure per famiglie e lavoratori
Le nuove detrazioni prevedono un calcolo con un tetto massimo in base alla fascia di reddito e un coefficiente in base ai figli, nel seguente modo: nuclei familiari senza figli 0,5; per i nuclei familiari con un figlio è 0,70; con la presenza di due figli è 0,85; per il nucleo familiare con due figli e almeno uno disabile è 1.
Nella Manovra 2025 confermata anche la rimodulazione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni di reddito:
- 23% fino a 28.000 euro;
- 35% da 28.000 a 50.000 euro;
- 43% oltre i 50.000 euro.
Sospeso al momento il progetto del governo di ampliare il secondo scaglione di reddito a 60.000 euro contro i 50.000 attuali, con la riduzione dell’aliquota al 33% rispetto a quella attuale al 35%.
Un’altra misura che riguarda i lavoratori è il taglio del cuneo fiscale, che prevede un ampliamento della soglia di reddito interessato che salirà da 35mila a 40 mila euro. Inoltre, la Manovra 2025, include il riconoscimento di un bonus esentasse in base al guadagno e fino a un reddito di 20.000 euro. Le soglie sono così suddivise: 7,1% per un reddito fino a 8.500 euro; 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro; 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro.
Per i lavoratori che superano tali importi, si considera un meccanismo di detrazioni aggiuntive che saranno riconosciute in busta paga nel modo seguente: 1.000 euro tra 20.000 e 32.000 euro, per poi diminuire gradualmente fino a 40.000 euro.
Nella legge di Bilancio 2025 inserito anche l’aumento del fringe benefits per i nuovi assunti che decidono di trasferirsi e spostare la residenza oltre i cento chilometri. Il bonus fiscale in questo caso sarà fino a 5.000 euro.
Aumento anche delle pensioni minime nel 2025 di soli 3 euro, attualmente l’importo è di 614,77 euro e arriverà a 617,9 euro. L’aumento è dato dal recupero dell’inflazione per una percentuale del 2,7%. Questo aumento così basso ha scatenato molte critiche dell’opposizione, in pratica si tratta di 10 centesimi al giorno.