Aumentare l’importo della pensione si può, lo dice l’INPS e consiglia come fare

L’INPS ha inviato una mail a molti pensionati annunciando la possibilità di aumentare l’importo della pensione. Si tratta di un nuovo servizio INPS ad hoc per i pensionati.

Nel testo della mail si legge che l’Istituto ha realizzato un nuovo servizio online “Consulente Digitale delle Pensioni” che consente di verificare la propria posizione e consiglia cosa fare per aumentare l’importo della prestazione.

Aumentare la pensione
Aumentare l’importo della pensione si può, lo dice l’INPS (venezialeondoro.it)

Aumentare l’importo della pensione è fondamentale per garantire una buona qualità di vita. Se la pensione è troppo bassa può limitare il benessere, pertanto è indispensabile esplorare le varie strategie per permettono l’aumento dell’assegno mensile.

Aumentare l’importo della pensione con il supplemento

Il supplemento alla pensione rappresenta un’opportunità che permette di valorizzare i contributi versati dopo il pensionamento. Si tratta di contributi versati mentre si percepisce la pensione, ad esempio per un lavoro part time. Per ottenere il supplemento è necessario fare domanda in un periodo compreso tra i due e cinque anni dalla data dell’ottenimento della pensione. Il supplemento della pensione non prevede il riconoscimento degli arretrati, quindi, conviene chiederlo per tempo.

Aumentare l'importo della pensione
Aumentare l’importo della pensione con il supplemento (venezialeondoro.it)

Oltre al supplemento, che si ottiene solo se il pensionato continua a lavorare, è possibile aumentare l’importo con i versamento dei contributi volontari. Questi permettono di aumentare il requisito contributivo positivamente ottenendo un importo finale più alto. I contributi volontari si possono versare solo in caso di interruzione o sospensione dell’attività lavorativa. Inoltre, il versamento prevede l’autorizzazione dell’INPS.

Infine, è possibile aumentare la pensione scegliendo uno dei piani pensionistici integrativi, inclusi quelli individuali o aziendali. Ci sono fondi previdenziali che permettono anche il pensionamento anticipato di 5 o 10 anni a seconda della situazione in cui si trova il richiedente. Ad esempio un disoccupato di lunga durata (massimo 24 mesi) se ha versato i contributi nel fondo previdenziale per almeno cinque anni, ha diritto a una rendita dieci anni prima dell’età pensionabile e fino al conseguimento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia.

L’età pensionabile nel 2024 è di 67 anni e rimarrà invariata anche nel 2025. Pertanto, nell’arco della vita lavorativa è consigliato sceglie un fondo previdenziale che permetta di accedere alla RITA (rendita Integrativa Temporanea Anticipata).

Riepilogando, esistono varie strategie che permettono di ottenere una pensione più alta, dal lavoro part-time in pensione, al versamento dei contributi volontari, e infine, accedere ad un fondo previdenziale che da diritto ad una rendita mensile o trimestrale. È fondamentale pensare alla pensione e pianificarla fin dall’inizio dell’attività lavorativa per evitare brutte sorprese e mettere al sicuro il proprio futuro economico.

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