Se volete installare una stufa a pellet nella vostra casa e abitate in un condominio ci si deve informare benissimo: tutto quello da sapere per evitare sanzioni.
In vista dell’arrivo dell’inverno, tante famiglie cominciano a preoccuparsi del riscaldamento: oltre ai più tradizionali termosifoni e ai sempre più diffusi condizionatori con pompa di calore, per riscaldarsi si può contare sulle vecchie stufe, elettriche o anche a pellet.
Sfruttando un ciclo a combustione continua, col pellet prelevato dal serbatoio e acceso da una candeletta elettrica nella camera di combustione, la stufa permette di generare calore. In molti casi, può risultare un’alternativa ai più diffusi metodi per riscaldare la propria casa, ma il costo del pellet potrebbe non essere così conveniente.
A prescindere dal tipo di scelta di carattere economico, ci sono alcuni dettagli e normative da conoscere prima, eventualmente, di decidere di installarne una nel proprio appartamento in un condominio: informarsi bene può evitare di imbattersi in delle sanzioni, ecco cosa c’è da conoscere.
Stufa a pellet in casa, si può installare in un condominio oppure no?
Pensando alla stufa in pellet, in molti vedono questo tipo di riscaldamento adatto per case di montagna o campagna private, ma in realtà potrebbe essere benissimo installata in un appartamento che appartiene ad un condominio. Come sottolinea Idealista, non c’è una norma che impedisca l’installazione di una stufa a pellet, né tanto meno che vieti al singolo condomino di distaccarsi dal riscaldamento centralizzato (se, come da articolo 118 del Codice Civile, non si verificano squilibri di funzionamento o aggravio di spesa per altri condomini).
L’installazione nel singolo appartamento può essere bloccata solo con apposito divieto approvato nel regolamento condominiale con voto unanime di tutti i condomini, oppure se nel regolamento predisposto dal costruttore del condominio ci sono specifiche limitazione. Infine, l’installazione può necessitare dell’approvazione dell’assemblea se comporta modifiche delle parti comuni del condominio.
Ovviamente, si deve comunque tenere conto di alcuni dettagli tecnici del progetto, poiché il condominio potrebbe bloccarlo in caso di irregolarità. In particolar modo, si deve fare attenzione alla configurazione della canna fumaria (seguendo le regole della normativa UNI 10683, e per quanto riguarda la sicurezza quelle della normativa UNI 7129).
Per la progettazione dei tubi e dei percorsi di scarico si deve fare riferimento all’articolo 1102 del Codice Civile, guardando anche alle restrizioni architettoniche dello stabile. come previsto dal D.Lgs. 152/2006, è invece vietato installare sistemi di riscaldamento privi di adeguati sistemi di evacuazione dei fumi a tetto. Per evitare blocchi e sanzioni, quindi, nel caso si volesse installare una stufa a pellet è bene farsi seguire dagli esperti del settore.