Nel 2025 con il Decreto Salva Casa sarà più facile creare mini appartamenti senza violare la Legge. Scopriamo le nuove indicazioni.
Cambiano i requisiti di abitabilità e questa variazione permetterà a tanti italiani di apportare modifiche alla propria abitazione per adattarla alle proprie esigenze senza violare la normativa. Sarà più facile, ad esempio, vivere in miniappartamenti.
Il Decreto Salva Casa è una novità 2024 che ha fatto felici tanti italiani. Ha introdotto modifiche al Testo Unico Edilizia come nuove tolleranza costruttive per piccole difformità edilizie e la possibilità di regolarizzare interventi edilizi tramite CILA tardiva. Molte famiglie, dunque, possono uscire da una situazione di irregolarità grazie al Decreto numero 69 del 2024. Tra le novità più importanti sottolineiamo la cancellazione della necessità di una sanatoria per le tolleranze costruttive-esecutive ma attenzione alle tempistiche.
Per gli interventi effettuati entro il 24 maggio 2024 si applicheranno nuove percentuali di tolleranza dal 2 al 6% a seconda dalla superficie dell’immobile. Per i lavori successivi alla suddetta data la tolleranza sarà sempre del 2%. Tra le condizioni di ammissione alla tolleranza ricordiamo il possesso del titolo abilitativo e la realizzazione di lavori conformi alle norme urbanistiche. Il Decreto Salva Casa ha poi modificato i requisiti di abitabilità ossia le condizioni indispensabili per garantire che ogni unità immobiliare rispetti criteri di sicurezza, igiene e comfort.
Prima del Decreto Salva Casa gli standard di abitabilità erano un’altezza minima dei locali di 2,70 metri per le stanze principali e di 2,40 metri per bagni, corridoi e ripostigli. La superficie minima abitabile si attestava sui 28 metri quadrati per una persona e 38 metri quadrati per due persone. Necessaria, poi, la ventilazione naturale con finestre apribili nelle stanze principali per poter garantire un adeguato ricambio d’aria e una corretta illuminazione e i servizi igienici con un bagno completo (wc, lavabo, bidet, doccia).
Lo scopo dei requisiti di adattabilità è garantire una vita sicura e confortevole nell’abitazione senza rischiare problemi di salute. Ora il Decreto Salva Casa ha modificato tali parametri adattandoli alle esigenze odierne delle domande abitative nelle aree urbane. In particolare è stata ridotta l’altezza minima a 2,40 metri per le stanze principali.
Scesa anche la superficie minima a 20 metri quadrati per una persona e 28 per due persone. Ne possono uscire fuori, dunque, piccolissimi appartamenti considerati abitabili. Nessuna variazione per gli altri criteri. Tra le novità del Decreto casa dobbiamo aggiungere il certificato di agibilità o meglio la segnalazione certificata di abilità che deve essere rilasciata da un tecnico abilitato per attestare la conformità dell’unità immobiliare.
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