Mentre le temperature si fanno sempre più basse, in molti si mettono alla ricerca di soluzioni che permettano di risparmiare in bolletta. Ecco come riscaldare la camera senza ricorrere ai termosifoni.
L’inverno si sta ormai avvicinando e in Italia nelle scorse settimane è partita la progressiva attivazione dei riscaldamenti. Come ogni anno, con il calo delle temperature i termosifoni diventano i nostri principali alleati per poter trovare conforto nelle mura domestiche. Tuttavia l’aumento delle bollette sta mettendo in difficoltà numerose famiglie e sono in tanti a cercare soluzioni alternative che permettano di ridurre i costi.
Affrontare l’autunno e l’inverno senza il riscaldamento in casa è pressoché impossibile. Quando le temperature esterne iniziano ad abbassarsi, è fondamentale avere la possibilità di rifugiarsi in un ambiente caldo e confortevole. I termosifoni, in tale ottica, ricoprono un ruolo centrale. Eppure, il pensiero delle bollette – che negli ultimi anni hanno conosciuto un costante aumento – rappresenta una preoccupazione che porta in molti ad adottare alcune abitudini nell’intento di poter risparmiare sulle spese.
Assicurarsi che finestre, porte e pareti della propria abitazione siano adeguatamente isolate è un esempio. In questo modo il calore verrà trattenuto nell’abitazione. Così, infatti, se ne eviterà la dispersione e gli spifferi in casa saranno ridotti. Anche i pannelli solari possono esserci di aiuto: essi producono energia sostenibile, fornendo una soluzione in grado di assicurare il riscaldamento della nostra dimora senza dover ricorrere ai termosifoni.
Oltre a queste modifiche che possono essere apportate a livello strutturale, esistono delle alternative al riscaldamento tradizionale a cui possiamo affidarci per la nostra camera da letto. A partire dai caloriferi ad olio che sfruttano l’elettricità e funzionano grazie ad un olio, per l’appunto, che riscaldandosi tramite una resistenza elettrica riesce a diffondere calore nell’ambiente domestico.
Ci sono poi i caminetti a bioetanolo, i quali si contraddistinguono da quelli a legna in quanto non richiedono lo scarico dei fumi e non producono alcun gas. Il bioetanolo è un combustibile vegetale realizzato con barbabietole, canna da zucchero, cereali, sorgo e patate; può essere prodotto anche dalla biomasse cellulose (come il legno). Oltre ad essere una scelta molto apprezzata gli amanti del design per arredare casa, consente di riscaldare l’ambiente in modo efficace e con un dispendio minore di energia.
Proseguendo, segnaliamo le stufe portatili. Sul mercato ne esistono varie tipologie e ciascuna presenta caratteristiche differenti. È possibile scegliere tra quelle alogene, formate da lampade a risparmio energetico che producono calore, oppure quelle a combustibile liquido o gas, le quali riscaldano la casa sfruttando una sostanza (come gasolio o cherosene) che viene fatta bruciare.
Queste ultime, a differenza alle stufe alogene, devono essere utilizzate in un ambiente più grande che si possa arieggiare – in quanto emettono anidride carbonica. Un’altra valida alternativa, per concludere, è rappresentata dai termoventilatori. Anche in questo caso si tratta di una stufa elettrica, che fa uso di una ventola e di una resistenza per poter distribuire il calore.
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