Tra i tanti quesiti del bonus Natale, rientra la possibilità di accedervi per chi percepisce la NASPI: facciamo chiarezza.
Con l’arrivo delle feste natalizie, lavoratori dipendenti e alcuni disoccupati potranno accedere alla domanda di un piccolo, ma utile aiuto economico. Si tratta di un bonus di 100€, pensato per dare una mano in un periodo dell’anno in cui le spese, tra regali e cene natalizie, tendono a moltiplicarsi.
Pur non essendo una somma elevata, questo bonus vuole alleggerire il peso delle spese festive per chi si trova in difficoltà economica e, in particolare, per le famiglie con figli o coniugi a carico. Tuttavia, come ogni supporto erogato dallo Stato, anche questo richiede determinati requisiti, che spesso possono venir confusi o mal interpretati.
Per questo motivo, ancor prima di rispondere alla domanda, è bene fare chiarezza su tutto ciò che da la possibilità di accedere al bonus Natale, così da comprendere se chi percepisce la NASPI può realmente richiederlo o meno e per quale motivo.
Chi percepisce la NASPI ha diritto al bonus Natale?
Come già accennato, l’accesso al bonus Natale è ristretto a chi soddisfa alcuni requisiti specifici, a partire dalla situazione lavorativa: il bonus è riservato ai lavoratori dipendenti che nel 2024 hanno svolto almeno un’attività subordinata, sia essa a tempo pieno o part-time, a termine o a tempo indeterminato. I disoccupati possono fare richiesta? Sì, ma solo a determinate condizioni.
In secondo luogo, è fondamentale rispettare un limite di reddito: chi desidera richiedere il bonus non può superare i 28.000€ annui. Da questa soglia restano esclusi i redditi della casa di abitazione principale, ma sono inclusi altri redditi come quelli da collaborazioni continuative o sotto regime forfettario.
Oltre a questi requisiti, il bonus prevede che il richiedente abbia familiari a carico. È dunque necessario avere un coniuge fiscalmente a carico (purché non separato) o almeno un figlio che non superi il reddito di 2.840,51€ annui (4.000 se ha meno di 24 anni). Anche il genitore single o che ha perso il partner può accedere al bonus con le stesse modalità.
Infine, un dettaglio che viene spesso sottovalutato: il lavoratore deve avere una ‘capienza fiscale’, cioè deve pagare imposte sui redditi. Questo implica che chi guadagna meno di 8.500€ all’anno, e che quindi rientra nella cosiddetta ‘no tax area’, non potrà ottenere il bonus poiché non paga imposte da cui detrarre l’importo.
Detto ciò, passiamo ai disoccupati. Come già detto nella prima parte, il bonus è destinato a chi ha lavorato durante l’anno 2024. Dunque, chi ha cessato un lavoro dipendente quest’anno può ancora richiedere il bonus, purché rispetti i requisiti di reddito e familiari a carico.
Quindi, anche chi percepisce la NASPI o chi lavora a domicilio senza un sostituto d’imposta può rientrare nei beneficiari. Tuttavia, c’è da precisare che per i lavoratori stagionali o chi ha lavorato solo per una parte dell’anno, il discorso cambia leggermente. In questo caso il bonus verrà calcolato in base ai mesi di lavoro svolti. Ad esempio, un lavoratore che ha lavorato quattro mesi nel 2024 riceverà una somma proporzionale a questi mesi, ovvero circa 33 euro.