Beffa assegno unico: chi troverà un taglio del 20% sulla cifra. Brutta sorpresa

I percettori dell’assegno unico rischiano di ricevere una somma più bassa, con un taglio pari al 20%: ecco chi verrà coinvolto.

L’assegno unico è un sostegno economico a cui ricorrono diverse famiglie per poter avere un aiuto in più nelle spese di tutti i giorni. La misura prevede la possibilità di ottenere da un minimo di 57 euro ad un massimo di 199,40 euro per ciascun figlio minore a carico. L’importo varia a seconda dell’ISEE e della composizione famigliare dei richiedenti ed è necessario presentare un’apposita domanda per poterlo ricevere. Tuttavia, alcuni percettori ora rischiano di ottenere una somma più bassa a causa di un taglio del 20%.

Mano e sagome di persone
Beffa assegno unico: chi troverà un taglio del 20% sulla cifra. Brutta sorpresa – venezialeondoro.it

Insieme al bonus mamme e al bonus asilo nido, l’assegno unico rientra tra le poche misure destinate alle famiglie di cui è possibile beneficiare attualmente. Questo potrebbe essere particolarmente di supporto per chi si trova in condizioni di difficoltà, soprattutto in una situazione in cui il caro prezzi si fa sempre più sentire come quella che stiamo vivendo.

Assegno unico, in arrivo tagli del 20% sull’importo: ecco chi sarà interessato e perché

Possono usufruire dell’incentivo i genitori che hanno figli minorenni a carico, già a partire dal settimo mese di gravidanza, ma anche maggiorenni (fino ai 21 anni) a condizione che questi ultimi stiano frequentando un corso di laurea, di formazione scolastica o professionale; oppure che siano impegnati con il servizio civile universale, un’occupazione (con un reddito al di sotto degli 8 mila euro annui) o un tirocinio; oppure ancora che siano disoccupati e si siano rivolti ai servizi pubblici per l’impiego alla ricerca di un lavoro.

Nel caso di figli a carico con disabilità, non sono previsti limiti di età. La domanda per l’ottenimento dell’assegno unico può essere presentata da lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati) e autonomi, disoccupati e inoccupati, come anche da pensionati. I richiedenti devono rispettare i requisiti previsti dalla normativa per poter beneficiare dell’incentivo, che solitamente viene elargito dall’INPS entro il 20 del mese.

INPS
Assegno unico, in arrivo tagli del 20% sull’importo: ecco chi sarà interessato e perché – venezialeondoro.it

Qualora i percettori dell’assegno unico dovessero aspettare dopo tale periodo per ricevere il bonus, ciò significherebbe che l’importo ha subito delle modifiche. La somma dell’incentivo, infatti, può variare a causa dei cambiamenti che potrebbero interessare il nucleo famigliare del richiedente. Un esempio è dato dal compimento dei 18 anni di uno dei figli a carico.

In casi simili l’INPS procede con un ricalcolo dell’importo che tuttavia avviene a distanza di qualche mese. Quando ciò accade, viene erogata la cifra a conguaglio – termine che indica proprio la differenza tra ciò che il beneficiario ha ricevuto e ciò che gli spetterebbe a tutti gli effetti. Questa potrebbe essere in negativo nel momento in cui al percettore sono giunti più soldi di quanti ne avrebbe dovuti ottenere, determinando dunque un debito nei confronti dell’Istituto.

L’importo che viene recuperato dall’INPS, come precisato dallo stesso ente, non può andare oltre il 20% del totale della somma mensilmente ricevuta. In caso contrario, ossia quando al beneficiario dell’assegno unico arriva meno denaro di quanto gli spetta, il conguaglio per quest’ultimo sarà positivo poiché avrà un credito con l’INPS.

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