Brutta sorpresa per i cittadini italiani: in arrivo la stangata sul canone Rai nel 2025. Ecco quanto andremo a pagare di più.
Cattive notizie per i cittadini. Dal Mef erano giunte rassicurazioni sul fatto che il taglio che nel 2025 aveva abbassato a 70 euro il canone Rai avrebbe trovato conferma nella nuova legge finanziaria. A quanto pare però l’annuncio del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non ha trovato seguito nella manovra di Bilancio.
Il testo della legge di Bilancio 2025 inviato alla Camera non prevede anche per il 2025 la riduzione a 70 euro del canone Rai. Questo significa che senza interventi durante il passaggio in Parlamento per l’approvazione della manovra per l’anno prossimo dovremo aspettarci uno sgradito ritorno al passato, con l’addebito di un canone più oneroso in bolletta energetica.
Era uno dei cavalli di battaglia della Lega di Matteo Salvini: la scorsa legge di bilancio aveva tagliato il canone Rai. Ma come detto nel testo approdato alla Camera non c’è traccia dello stanziamento che nel 2024 aveva permesso di ridurre l’importo. Nel 2025 andremo tutti a pagare di più, ecco a quanto ammonta la stangata.
Canone Rai, stangata in arrivo nel 2025
Nelle bollette dell’elettricità del prossimo anno potremo ritrovarci dunque una brutta sorpresa: il ritorno del canone Rai a 90 euro. Addio perciò allo “sconto” di 20 euro che ci aveva permesso di pagare 70 euro annui di canone nel 2024. Malgrado le rassicurazioni del ministro Giorgetti, dal 1° gennaio 2025 andremo a pagare nuovamente il vecchio importo.
La manovra di Bilancio è ancora in discussione in Parlamento, ma salvo colpi di scena appare probabile che si torni a pagare 90 euro per il canone Rai, tornando al costo precedente di questa imposta tra 2017 e 2023, come noto una delle più “indigeste” per i cittadini italiani (soprattutto in un momento di vacche magre come questo).
Il canone televisivo viene richiesto dallo Stato per finanziare il servizio pubblico. Si tratta di una forma di pagamento obbligatoria per tutti i cittadini che nel proprio domicilio dispongano di almeno un apparecchio televisivo. In particolare la Lega aveva spinto per alleviarne gradualmente il peso e si vociferava addirittura di un suo possibile azzeramento in un futuro più o meno prossimo.
Le intenzioni e i proclami però devono fare sempre i conti con la cruda realtà delle cose. In questo caso la realtà delle cose sono i 430 milioni persi dalla Rai nel 2024, soldi che l’azienda pare intenzionata a recuperare grazie al ritorno alla vecchia tariffa del canone e a una revisione dei costi interni per contenere le spese da qui al 2027.