Se il lavoratore che assiste un familiare con legge 104 cambia lavoro, perde i permessi? Analizziamo cosa può succedere.
Può accadere che nel corso della vita lavorativa bisogna cambiare lavoro, le motivazioni possono essere tante, ma cosa succede ad un lavoratore che percepisce i permessi legge 104 per un familiare con handicap grave?
Si tratta di 3 giorni di permesso da dedicare al familiare, i permessi sono retribuiti e coperti da contribuzione figurativa utile per la pensione.
I caregiver che cambiano datore di lavoro, non devono presentare una nuova domanda all’INPS, ma sono tenuti a presentare una richiesta di variazione della domanda. In effetti, devono presentare una domanda di variazione con l’indicazione del nuovo datore di lavoro. La domanda si presenta esclusivamente in modalità telematica o attraverso il contact center dell’INPS. Infine, è sempre possibile rivolgersi a un Patronato.
L’INPS ha chiarito con il messaggio n. 3141 del 2023, come inviare telematicamente la variazione della domanda. Nello specifico, bisogna accedere al sito INPS attraverso lo SPID, CIE o CNS, poi, scegliere il servizio “Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili medesimi”.
Selezionare la voce “Comunicazione di variazione” e compilare i dati richiesti e il nuovo datore di lavoro. La variazione permette di variare solo alcuni dati: indirizzo, dati lavorativi e le dichiarazioni rese nella domanda iniziale.
La domanda di variazione si può presentare solo per le domande in corso di fruizione nel mese in cui si presenta la domanda di variazione. Presentando la domanda di variazione, l’INPS ha la possibilità di verificare i dati e permettere al dipendente di non perdere i permessi legge 104.
Per i dipendenti che per la prima volta chiedono i permessi al datore di lavoro, devono presentare un’apposita domanda all’INPS allegando il verbale di riconoscimento di handicap grave. Dopo aver inviato la domanda in modalità telematica all’INPS, bisogna presentare una copia della domanda al datore di lavoro con il numero di protocollo dell’invio effettuato all’INPS. Sarà l’INPS a comunicare al datore di lavoro il diritto alla fruizione dei permessi.
Ultimamente una sentenza della Cassazione ha sottolineato che non bisogna trascorrere tutto il tempo con il disabile, ma si potrà uscire, fare la spesa andare in farmacia, o commissioni per il disabile. Tuttavia, la Corte precisa che l’allontanamento dalla casa del disabile deve rispettare l’interesso del disabile e non il proprio.
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