Il passaggio dell’addebito del Canone Rai dalla bolletta alla pensione può essere molto utile per molti anziani: tutto ciò che devi sapere
Il Canone Rai resterà in bolletta e tornerà a costare 90 Euro anziché 70, questo è quanto emerso dalla Legge di Bilancio 2025. Una delusione per gli italiani che si aspettavano che il Governo non tornasse sui suoi passi dopo l’agevolazione applicata per quest’anno.
Nonostante ciò, c’è la possibilità di esenzione per alcune categorie e situazioni specifiche. Quest’oggi però vogliamo parlarvi della possibilità da parte dei pensionati di staccare l’addebito in bolletta per passarlo in pensione. Anche se questa mossa non prevede sconti, può essere comunque conveniente per molti.
È possibile richiedere l’addebito del canone RAI direttamente sulla pensione anziché sulla bolletta dell’energia elettrica. Questa modalità, pensata per facilitare i pensionati, prevede alcuni requisiti specifici: è rivolta ai titolari di pensione con un reddito annuo inferiore a 18.000 euro e che siano intestatari dell’abbonamento televisivo.
Per attivare l’addebito sulla pensione, è necessario presentare la domanda entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello di applicazione. Ad esempio, chi desidera l’addebito per il 2025 dovrà inviare la richiesta entro il 15 novembre 2024. La domanda può essere inoltrata attraverso diversi canali: direttamente online sul sito INPS, contattando il Contact Center ai numeri 803 164 (da rete fissa, gratuito) o 06 164 164 (da rete mobile), oppure rivolgendosi a enti di patronato o intermediari abilitati.
Una volta accettata, la modalità di pagamento tramite pensione partirà dal gennaio dell’anno successivo alla richiesta. L’importo del canone sarà ripartito in 11 rate mensili da gennaio a novembre, prelevate direttamente dalla pensione. Tuttavia, è importante ricordare che la richiesta deve essere rinnovata ogni anno rispettando le scadenze, pena il ritorno all’addebito in bolletta. Per usufruire di questa opzione, è quindi essenziale presentare la domanda puntualmente, garantendo così una gestione del pagamento del canone RAI più semplice e dilazionata.
Esistono specifiche categorie di persone che possono essere esentate dal pagamento, a condizione che soddisfino determinati requisiti. Ecco chi ha diritto:
Anziani con età pari o superiore a 75 anni: Per beneficiare dell’esenzione, è necessario che il reddito annuo complessivo del richiedente e del coniuge non superi gli 8.000 euro. Inoltre, non devono convivere con altri soggetti titolari di reddito proprio, ad eccezione di collaboratori domestici, colf e badanti. L’agevolazione copre l’intero anno se il compimento dei 75 anni avviene entro il 31 gennaio; se l’età viene raggiunta tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’esenzione si applica al secondo semestre.
Persone che non possiedono un apparecchio televisivo: Chi non detiene alcun televisore può richiedere l’esenzione presentando una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, attestando la non detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive. È importante notare che questa dichiarazione ha validità annuale e va rinnovata ogni anno.
Diplomatici e militari stranieri: Sono esentati gli agenti diplomatici, i funzionari o impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali e i militari di cittadinanza non italiana appartenenti alle Forze NATO di stanza in Italia, purché il loro Paese di origine applichi un trattamento reciproco ai diplomatici italiani.
Per richiedere l’esenzione, è necessario compilare e inviare l’apposito modulo di dichiarazione sostitutiva disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La domanda può essere presentata online, tramite posta elettronica certificata (PEC) o inviando una raccomandata senza busta all’indirizzo indicato dall’Agenzia.
È fondamentale rispettare le scadenze previste per la presentazione della domanda di esenzione. Ad esempio, per ottenere l’esonero per l’intero anno, la dichiarazione di non detenzione va presentata entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Se presentata dal 1° febbraio al 30 giugno, l’esenzione si applica al secondo semestre.
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