Negli ultimi anni si è diffuso sempre di più il cosiddetto farmaco “salvavita” contro diabete e obesità, ma gli Stati Uniti vanno verso il divieto.
L’obesità è tra le condizioni patologiche più diffuse nel mondo, soprattutto nei Paesi industrializzati, e rappresenta allo stesso tempo anche una delle patologie più sottovalutate dalla popolazione: secondo i dati ISTAT del 2019 oltre il 34% della popolazione adulta italiana è indicata come sovrappeso secondo l’IBM (Indice di massa corporea) mentre quasi il 10% è addirittura obesa, ovvero con un indice di massa corporea che supera i 30 kg su metro quadrato; dati che, purtroppo, sono in preoccupante aumento date le condizioni di vita sempre più sedentari e abitudini alimentari errate.
Se in Italia la situazione è preoccupante, lo è ancor di più quella degli Stati Uniti: negli States, infatti, si parla addirittura di oltre 1 persona su 3 affetta da obesità ed è una condizione che purtroppo colpisce anche molti adolescenti e preadolescenti che non conducono uno stile di vita sano; l’obesità è pericolosa soprattutto perché può portare facilmente a diverse complicazioni di salute come problemi respiratori, problemi cardiovascolari fino ad arrivare anche al diabete, anche questo in forte aumento proprio di conseguenza alla crescente obesità.
Oltre allo stile di vita sano, all’attività fisica, a una dieta equilibrata e composta da alimenti salutari, sono presenti anche diversi medicinali che possono aiutare a combattere diabete e per certi versi anche l’obesità: uno di questi è la Semaglutide, un farmaco ideato e commercializzato dall’azienda danese Novo Nordisk che è stato addirittura definito un farmaco “miracoloso” per la sua azione contro il diabete di tipo 2 e anche contro le condizioni di sovrappeso e obesità.
Semaglutide, il farmaco miracoloso: negli Stati Uniti sarà messo al bando
La Semaglutide è una molecola che agisce come agonista del recettore del GLP-1 che da qualche anno è utilizzato come medicinale per combattere il diabete di tipo-2: attraverso i suoi principi attivi, infatti, questo farmaco può agire nei confronti dei regolatori dell’appetito e della fame aumentando il senso di sazietà; qualche mese fa la Semaglutide, la quale fino a questo momento era stata utilizzata solamente per la cura del diabete di tipo-2, si è rivelata particolarmente efficace nei confronti di pazienti sovrappeso e affetti da obesità e dunque potrà essere commercializzata anche per questo.
Gli Stati Uniti, che come abbiamo detto in precedenza, si trovano in una situazione a dir poco critica per quanto riguarda l’obesità potrebbero però rifiutare la commercializzazione di questo farmaco: il motivo è la salita al potere di Donald Trump che ha deciso di eleggere come capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani Robert F. Kennedy Jr., il quale ha recentemente ribadito durante un’intervista di non essere d’accordo con la Semaglutide affermando che l’obesità andrebbe combattuta solamente tramite uno stile di vita sano; se la posizione di Kennedy Jr. sarà confermata anche dal Senato è molto probabile che dunque questo farmaco non vedrà mai la luce negli States.